E anche quest'anno è andata. Per la prima volta da quando è nata questa manifestazione abbiamo avuto una giornata - meteorologicamente parlando - non splendida, ma comunque buona. Era normale che prima o poi succedesse...
Ma andiamo con ordine.
Nelle settimane che hanno preceduto il giro avevamo come osservato speciale il livello dell'acqua nel fiume Taloro, a valle della diga di Gusana. Il programma prevedeva il guado in due diversi punti e quindi le condizioni del fiume ed il suo livello erano fondamentali. Il primo guado (primo in ordine di tempo, ma più a valle) non è mai stato particolarmente problematico; ampio e con un buon fondo si può affrontare tutto l'anno. Il secondo invece, proprio sotto la diga, è tutta un altra storia. Quest'anno il fiume si è trasformato in una sorta di pozzanghera gigante (o piccolo lago - dipende dai punti di vista) e questo era quello dei due che ci preoccupava veramente. Il passaggio in questo punto va affrontato su delle rocce proprio sull'acqua. Complicato ma possibile. E poi abbiamo sempre sperato che con l'arrivo del bel tempo il livello si abbassasse. Ma non è successo. Il sabato prima dell'escursione piove per qualcosa come quattordici ore di fila. Quattordici. E' chiaro che da li non si passa, ne in bici ne a piedi; troppo pericoloso. L'alternativa è risalire subito sulla diga di Gusana, dal lato Ovodda, e il sabato ci si organizza: segnalare la variante, verificare i passaggi e sistemare gli ultimi dettagli.
La domenica mattina arriva, e la giornata è indecifrabile. Non piove e non c'è il sole. E starà così per tutto il giorno. Poco male: poco caldo in salita ma senza pioggia. La pioggia del sabato ha scoraggiato alcuni iscritti che disdicono all'ultim'ora o che non si presentano. Però quella stessa pioggia ci ha lasciato un fondo da favola: non troppo bagnato da avere fango ma con un ottimo grip. Non si può avere tutto dalla vita...
Nonostante la preoccupazione per le condizioni climatiche è stata una sorpresa vedere comunque tanta gente che non si è fatta intimorire, e possiamo dire che è stata una bellissima giornata di sport in ottima compagnia.
Dobbiamo doverosamente ringraziare tutti coloro che ci hanno aiutato - sperando di non scordare nessuno - partendo dai proprietari dei terreni che ci accolgono a braccia aperte e che si fidano di noi, che danno spazio alla nostra passione; l'ENEL per averci aperto anche quest'anno la diga di Gusana ed averci permesso di attraversarla, l'Ente Foreste che ci ha permesso di passare nei cantieri forestali che circondano il lago, gli amici della Prociv che ci hanno aiutato nell'organizzazione del trekking, e poi tutti i soci che hanno lavorato per la riuscita della manifestazione. Vogliamo ringraziare anche mogli, fidanzate, compagne, famiglie ed amici che ci hanno aiutato, supportato e sopportato in queste settimane di lavoro.
Ci vediamo il quattordici maggio duemiladiciassette!