Come nel 2015, anche quest'anno, il percorso di gara che abbiamo studiato è lungo circa 23 km. Il primo trasferimento che dall'area di partenza presso il Giardino comunale di Binzadonnia, nel centro del paese a 750 m di quota, attraversando il centro storico in circa 5 km porta alla pineta di "S'Arena" con un dislivello di circa 150 m.
La PS1 "Iscolladorju" è lunga 2,6 km con partenza a quota 830 m slm e si conclude a quota 580 m slm. La partenza è stata leggermente spostata rispetto allo scorso anno, e la prima parte della Ps ha pendenze lievi e tratti pedalati, segue una parte più ripida con un susseguirsi di tornanti, finiti i quali si percorre uno strappetto con circa 200 m da pedalare a tutta, che porta all'arrivo nella nello strano paesaggio della vecchia cava di "Gurrai" che è servita per la costruzione dello sbarramento del Gusana.
Segue un trasferimento di 3,5 km con dislivello di circa 400 m per la quasi totalità su sterrato, con diversi tratti di single e alcuni passaggi da affrontare a spinta. Il trasferimento parte dalla cava dismessa di "Nodu Gurrai", passa all'ombra dell'imponente diga del Gusana e arriva ai 980 m slm di "Sa 'e Cozzianeddu".
Nei primi giorni di prove non sarà possibile percorrere questo trasferimento che passa all'interno di terreni privati, quindi è stato previsto un percorso alternativo su asfalto. Dopo i primi 800 m di salita si arriva nei pressi dell'Hotel Gusana, si tiene la destra in uno spiazzo sterrato e si raggiunge la strada asfaltata che in poco più di un chilometro porta alla ss128. Svolta a sinistra, si sale verso il paese e ancora svolta a sinistra nei pressi del cimitero. Da qui si segue la strada con la massima pendenza che porta a Sa Matta. Il percorso è segnato agli incroci con cartelli PS2 in azzurro su fondo bianco.
La PS2 "Gobbette" è lunga 1,8 km e finisce a quota 760 m slm. Si tratta di un percorso tutto curve con una prima parte pedalata, una parte centrale in leggera pendenza che porta con un rettilineo nei pressi di "Mastru Nostru" e qui prima con un single scassato e veloce, poi con una sezione più lenta e tecnica fatta da una serie di tornantini ripidi. Strappetto e poi alle vecchie Gobbette che hanno avuto qualche lavoro di manutenzione, ma il fondo rimane sempre molto insidioso.
Il trasferimento seguente in 3,3 km porta ai 1030 m di Chizzu 'e Noli. Inizia con uno strappo su fondo sdrucciolevole con pendenze via via più leggere, porta alla strada asfaltata che si percorre per circa 200 m per poi svoltare a sinistra in un tratto già affrontato perché comune al trasferimento tra Ps1 e Ps2. Si prosegue poi su sterrata ed infine su un single.
La Ps3 "Chizzu 'e Noli" è lunga 2,1 km, parte a quota 1030 m slm e termina a 830 m slm. Si parte e si affronta subito un piccolo salto che immette in una nuova sezione di curve con appoggio, si prosegue in un tratto veloce tra i cespugli della macchia mediterranea con frequenti passaggi su pietre fisse e fondo poco lavorato. Gli ultimi 500 m sono tutti nuovi e richiedono un minimo di conoscenza per poter essere affrontati in modo fluido. Questa Ps termina sulla strada asfaltata che porta direttamente al paese.
L'ultimo trasferimento di circa 3 km arriva sulla via Roma e nei pressi dell'ufficio postale una gradinata chiude la gara al giardino di Binzadonnia.
La speciali si svolgono su trails "old style" tra la macchia mediterranea, poco lavorati, con frequenti passaggi su granito. In alcuni punti si trovano passaggi tecnici, altri tratti sono più flow e con buon grip, ma è frequente anche trovarsi in punti su sabbione granitico, ghiaione o pietrame sciolto e scarsissima aderenza.
In caso di pioggia il grip potrebbe migliorare, ma i passaggi sul granito potrebbero diventare problematici.
Anche quest'anno, come la passata edizione, il trasferimento tra la Ps1 e la Ps2 seguirà il percorso sterrato. Durante le giornate di prova il trasferimento avverrà su asfalto passando per la ss128 e nella periferia del paese.
Lo scorso anno alcuni rider non erano contenti di questa soluzione ma altri l'avevano trovata opportuna perchè permetteva di tagliare diversi chilometri.
Dopo lunghe discussioni interne, abbiamo deciso di non organizzare le risalite meccanizzate. In parte perché alcuni di noi le hanno ritenute distanti dallo spirito Enduro e più vicine al mondo DH ed in parte perché per la morfologia del terreno e per la viabilità sono poco efficaci rendendo comunque necessario pedalare per una buona parte della salita.
Chi vorrà usufruire delle risalite meccanizzate dovrà provvedere autonomamente.